mercoledì 20 gennaio 2010

Il suicidio di una nazione


L'Italia è un Paese che sta vivendo la crisi in maniera forse anche peggiore dei cugini europei. Nonostante le belle faccine impomatate che vediamo passare nei Tg pilotati, la vita quotidiana ci insegna che il nostro portafoglio è più vuoto di prima, che nelle nostre automobili con dieci euro adesso entra meno benzina, che i nostri amici o parenti stanno vivendo una situazione lavorativa che potrebbe vederli sprofondare nel baratro della disoccupazione da un momento all'altro. Parlo così da studente, ma presto ci sarò anche io ad infoltire ufficialmente la massa dei senza lavoro o dei precari.

In un Paese in cui la speculazione economica guida i processi politici e legislativi, dove i terremotati vedono calpestata quotidianamente la propria dignità, dove non si intravede un futuro minimamente roseo per le nuove generazioni , ecco qui che la politica parla di PROCESSO BREVE. Ebbene si, la riforma della giustizia (così la chiamano) potrà effettivamente servire a superare questa crisi. Che ce ne facciamo degli investimenti mirati a sovvenzionare le piccole imprese fulcro dell'economia italiana? Cosa ce ne facciamo degli incentivi statali per chi non può permettersi nemmeno di mandare il proprio figlio in un asilo o comprargli un compasso per fare educazione tecnica? Cosa ce ne facciamo delle misure contro il precariato? E di quelle per lo svecchiamento della classe dirigente in tutti gli ambiti professionali? Tutto ciò, cari comunisti, NON SERVE!
Secondo Berlusconi e i Berluscones, il vero problema di questo Paese alla deriva è LA GIUSTIZIA! Tempi, risorse, denaro, convegni, dibattiti e quant'altro sono incentrati sulla presunta persecuzione operata ai danni del "miglior premier degli ultimi 150 anni", contro l'uso politico che si fa della giustizia, contro queste maledette toghe rosse che si svegliano la mattina con il solo scopo di distruggere Berlusconi. I giudici sono tutti comunisti maledetti (ma non sempre...e nemmeno i comunisti gli stanno poi così antipatici, come Putin o Lukashenko). Questi dottori in giurisprudenza hanno preso una laurea perchè SAPEVANO già ANNI FA che Berlusconi gli sarebbe andato sui coglioni!

Ma l'elettore medio non riesce proprio ad alzarsi da quel divano? E' così difficile staccare gli occhi della televisione e la mano dal telecomando cercando di informarsi? Questo ddl sul processo breve (approvato oggi in Senato) ha ripercussioni sulla vita quotidiana di TUTTI. Chiunque si fosse trovato improvvisamente in bancarotta per essere stato truffato (suo malgrado) da un qualsiasi Calisto Tanzi o da un Sergio Cragnotti, si vedrebbe chiudere la porta in faccia se provasse ancora a chiedere giustizia. Chi ha perso un parente, un amico o una persona cara per colpe mediche, vedrebbe estinguersi il processo. Queste persone non vedranno mai la luce della giustizia.
In televisione si vede soltanto il dibattito sui processi di Berlusconi, si pensa che questo ddl, se approvato, consentirebbe a B. di evitare il processo Mills per corruzione. Ma non esiste solo Berlusconi...la realtà della nostra quotidianità non riguarda Berlusconi...non sono solamente i suoi reati a essere inclusi nell'elenco dei 'beneficiari' di processo breve. Ci sono anche altri reati, come quelli le cui vittime potreste essere VOI!
Spegnete la televisione, aprite gli occhi...

1 commento:

  1. Parole vane che si perdono nel vento dell' indifferenza totale ! Il popolo italiano ha subito una mutazione genetica , eppure siamo figli , nipoti di quelli che hanno preso a calci in culo i nazisti riappropriandosi della democrazia per 20 anni negata, ALLORA? POPOLO DI COGLIONI COSA DEVONO FARTI ANCORA PER FARTI INCAZZARE? Dei vostri figli non ve ne inporta proprio nulla ? E del loro futuro di eterni falliti cosa ne pensate , questi galantuomini stanno creando un popolo di barboni ...e a voi non ve ne frega proprio un bel tubo ?

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