mercoledì 7 aprile 2010

Preti birichini ve piace er culo dei bambini

* Il titolo di questo post non è che la citazione di una scritta, fatta con bomboletta rossa, che ho potuto ammirare sulle pareti esterne di una chiesa di Roma, quartiere Testaccio.

Che la Chiesa sia da sempre un laboratorio permamente di demagogia, nonchè una fucina di cazzate paragonabile alle cloache dei politicanti italici, è una caratteristica ormai sotto gli occhi di tutti. Bisognerebbe avere davvero delle fette di prosciutto giganti sugli occhi per non notare quella velata ipocrisia (ma nemmeno troppo velata) che anima ogni azione e/o dichiarazione o che scaturisce dalle stesse. Recentemente il Vaticano e la sonnolenza di Ratzinger sono stati invasi da un'ondata di critiche, accuse e denunce mediatiche su dei fatti di pedofilia giunti ad occhi e orecchie di chi non è più disposto a soccombere alle imposizioni clericali. Su Facebook rimbalza da giorni un articolo. Il sito è NewNotizie, se vi capita leggetelo perchè è davvero illuminante per quanto riguarda l'iter che la Chiesa segue in casi di pedofilia da parte di prelati di qualsiasi gradino gerarchico. Qualche giorno fa, preso in una conversazione tra amici, mi chiedevo: un pedofilo laico viene denunciato, processato e arrestato se ritenuto colpevole. Come mai, però, non ho MAI e dico MAI assistito ad un processo contro un membro del clero? Come mai nessuno dei preti che si sono macchiati del reato più viscido del mondo marcisce nelle patrie galere? La risposta la troverete leggendo l'articolo, ma non voglio esimermi dal presentarvi qualche personale considerazione. Mi priverei di un piacere troppo grande. Ed è un torto che non farei mai a me stesso.

Il punto di partenza è un'intervista che monsignor Gianfranco Girotti ha rilasciato al Messaggero. Girotti è il reggente della Penitenzieria Apostolica, quell'organo ecclesiastico così avvezzo alle insabbiature, che elargisce assoluzioni, condoni e sanzioni. Queste ultime, del resto, molto rare. Di fronte alla recente e cocente attualità dei fatti che sta pericolosamente minando la credibilità vacillante della Chiesa, Girotti dice: "I peccati sono sempre gli stessi. Semmai si può parlare di nuove forme di peccato". Poi aggiunge, con relativo brivido da parte del sottoscritto, che se "il penitente che si è macchiato di un delitto del genere (pedofilia, per esempio) è pentito sinceramente, lo si assolve". Se invece non si mostra pentito gli verrà consigliato di abbandonare la vita ecclesiastica.
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Cazzo! Ecco perchè nessun prelato sta scontando il suo viscidume con una bella pena di 20 anni. Ecco perchè non chiudono in gattabuia nessun prete insieme a vermi schifosi come lui. Poverini, i pedofili laici, che si trovano lì solamente perchè non sono stati così furbi da scegliere il saio anzichè la vita peccaminosa. Ecco perchè, nonostante fatti del genere contribuiscano ad infangare il buon nome (se mai c'è n'è stato uno) della Chiesa, le alte gerarchie non denunciano mai un proprio 'simile' per violenze contro i minori. Per Girotti (cito testualmente l'articolo) "non esiste neppure la remota possibilità che un uomo di Chiesa si senta in dovere di denunciare un 'collega' pedofilo alle autorità giudiziarie dello Stato".
Non sia mai!!!!!

Ma non è finita: "Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata".
Insomma se tu commetti un reato come quello della pedofilia, vieni perdonato se mostri di essere pentito. Se invece denunci un prete pedofilo vieni scomunicato. Che ovvietà! Allo stesso modo un prete pedofilo viene assolto dopo qualche centilitro di lacrime da coccodrillo, mentre una donna che abortisce viene considerata, dalla Chiesa, come peccatrice e non merita assoluzione. D'altronde, dice Girotti, "cosa c'è di più inerme di una vita che deve ancora iniziare?".

Hai ragione Girotti, porta a Ratzinger le mie scuse e io personalmente manderò una mail anche ad Alfano per scusarmi se ho mai pensato che fosse un emerito coglione. Come sapete Angelino ha mandato i suoi ispettori ministeriali per indagare sulle attività del pm di Milano Pietro Forno. La colpa? Aver denunciato casi di pedofilia coperti dalla Chiesa con la complicità dei vescovi.
Sarà forse matto?

PS
per farvi due risate, l'immagine che ho trovato su internet e che ho scelto per questo post si chiama CHIESAPOMPA.JPG

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