A questo punto vorrei spezzare una lancia a favore del buon Gianfranco spronandolo, però, a mettere finalmente in atto quello che (credo) voglia fare. Fini è entrato nel mio cuore dopo aver fatto QUESTO, nonchè dopo aver risposto per le rime a Littorio Feltri e per aver mostrato apertura mentale ed essersi reso conto che l'Italia ha bisogno di cose serie e non di inutile e obsoleta demagogia ideologica.
Purtroppo, caro Gianfranco, parli parli ma alla fine sei sempre rimasto lì, a sopportare le voglie dittatoriali della politica di Berlusconi, a farti mettere in secondo piano dal partito fascista della Lega Nord. Perchè? Forse anche tu sei vittima di promesse non mantenute da parte dello psiconano? Forse Berlusconi, non appena sentiva che ti stavi allontanando e già sentiva la puzza della crisi di governo, correva in ginocchio da te a dirti "Gianfranco, non puoi farmi questo"? Inutile che tu mi risponda. Io credo che l'abbia fatto.
Anzi, a dire la verità ne sono assolutamente convinto.
Ora, le elezioni regionali hanno stabilito un nuovo disarmante equilibrio all'interno della magioranza che strizza le palle a questo povero Paese. Ed è ora che Fini dovrebbe svegliarsi e non rischiare di cadere vittima delle ingerenze leghiste, della chiusura mentale del partito della Padania. Perchè da oggi è Bossi che tiene per le palle Berlusconi.
E se Fini deve farlo, vorrei che lo facesse per dimostrare all'Italia intera che esiste DAVVERO una politica che se ne infischia (in parte) dei favori e dei soldi e che pensa FINALMENTE alla sorte dei cittadini, al nostro futuro e a quello dei nostri figli.
Parliamoci chiaro, non esiste destra e non esiste sinistra. Esiste un Paese come l'Italia, in grave recessione da decenni, con crescita pari a zero, debito pubblico alle stelle, disoccupazione, precariato e nessuna speranza. A questo punto, di fronte a realtà del genere, ci sono cose che la politica DEVE fare al di là dei presupposti ideologici e del 'colore' del partito di appartenenza.
Per favore, superiamo questa destra che vede l'Italia come un'azienda e i cittadini come ebrei da sfruttare e dei quali fregarsene.
Chi non vuole una politica che si occupi dei PROBLEMI REALI dei Paese e non di uno pseudo Giulio Cesare che, di fronte alla crisi, alla disoccupazione e quant'altro, pone al primo posto il LEGITTIMO IMPEDIMENTO, il PROCESSO BREVE, la LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI, la SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, il PREMIERATO ALLA FRANCESE e queste cazzate qui?
Chi non lo vorrebbe?
Nessun commento:
Posta un commento